“Non più soltanto andare verso il popolo, ma sentirsi popolo, esprimere direttamente la volontà del popolo"

giovedì 24 aprile 2008

La Destra e il voto alle amministrative

In merito alla scelta del segretario Francesco Storace e del presidente Teodoro Buontempo di fornire una chiara indicazione di voto per i ballottaggi a Roma contro i candidati della Sinistra, il portavoce regionale de La Destra Walter Stafoggia ha così commentato: "Condivido appieno le scelte del Segretario e del Presidente de La Destra che, nonostante i difficili rapporti con il Pdl, dimostrano la lungimiranza ed il senso di responsabilità che dovrebbero animare l'azione politica di tutti coloro i quali mirano a sconfiggere realmente le sinistre; Buontempo e Storace hanno dimostrato, se mai ve ne fosse bisogno, la correttezza e la lealtà dei veri uomini di Destra, nei confronti del popolo romano. Non abbiamo chiesto posti in cambio di voti, ma vogliamo che i nostri voti servano a liberare Roma. Questo gesto dimostra quanto sia assurdo e velleitario l'ostracismo nei confronti di quel milione di Italiani che ha votato La Destra e si sente rappresentato dal nostro Movimento: sono convito che a Roma come in tutta Italia, e in particolare nella regione Marche, gli elettori de La Destra saranno indispensabili adesso, ma soprattutto in futuro per battere le Sinistre. Nelle Marche abbiamo lavorato per l'unità del Centrodestra e abbiamo raccolto in tante Amministrazioni Locali i frutti di una scelta compresa e condivisa dal nostro elettorato: coloro i quali, nel centrodestra, continueranno a perseguire il perverso disegno politico di cercare di cancellare La Destra ponendo assurdi veti, se ne assumeranno la responsabilità nei confronti del popolo italiano.

martedì 15 aprile 2008

Un milione di grazie

La Destra, a cinque mesi dalla sua nascita ha dimostrato di avere voti e affidabilità.
Il fatto che un milione di persone, elettori de La Destra, non abbia diritto di tribuna in parlamento a causa dei veti posti da un partito concorrente è un fatto gravissimo, ma che non ci scoraggia.
Abbiamo passato tutte le sfide, attraversato insidie, aggirato trappole mortali che in sei mesi i nostri nemici, anche infiltrati al nostro interno, avevano disseminato lungo la pista.

La Destra nelle Marche ha raccolto più di 33.000 voti: il 3.4%, un dato, in percentuale, oltre la media nazionale, alla salute di chi ci dava all'1% in regione. E' dunque un ottimo risultato, del quale tutti noi, nelle Marche, possiamo andare fieri. Non siamo in Parlamento, ma non sarà questo a fermarci: il nostro dovere lo abbiamo fatto alla grande.
Siamo giunti a questi risultati senza un euro di contributo pubblico e con i poteri forti contro.
Il risultato uscito dalle urne dimostra inequivocabilmente che alle elezioni amministrative del 2009, nelle Marche, La Destra, sarà determinante per far vincere il centro destra in ogni comune, in ogni provincia e soprattutto alle regionali del 2010.

Grazie dunque a tutti i dirigenti, militanti e i cittadini che ci hanno dato fiducia e hanno consentito alla Destra di continuare ad esistere e grazie al nostro segretario Storace e alla nostra candidata premier Santanchè.

venerdì 11 aprile 2008

Noi possiamo votare senza turarci il naso

Quando abbiamo dato vita a La Destra eravamo ben consapevoli delle difficoltà cui saremmo andati incontro.
Chi ha l'ambizione di non cancellare un'idea, deve essere pronto a tutto.

Invito tutti ad avere il massimo senso di responsabilità e, in queste ultime ore che ci separano dal voto, dobbiamo avere davanti ai nostri occhi solo il volto degli italiani che saranno felici fino alle lacrime per essere stati capaci di difendere una storia, un'identità e aver contribuito a ridare la consapevolezza che "il domani appartiene a noi".

Le avversità e gli intrighi di Palazzo devono moltiplicare le nostre energie per far capire agli italiani che non ci conoscono che, oggi, La Destra non difende un partito ma il diritto dei cittadini a riprendere possesso della politica come strumento di costruzione del domani.

Buona Destra a tutti

mercoledì 2 aprile 2008

Sono sempre gli stessi !!

Tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta, ho frequentato il Liceo Scientifico Marconi di Pesaro: all'epoca le rappresentanze degli studenti erano "gestite", con grande gioia di gran parte dei professori, da due soli raggruppamenti politici: la FGCI e CL. Insieme ad alcuni amici fondammo la "Lista Tricolore" che, per il solo fatto di utilizzare la bandiera nazionale come simbolo, o perchè rompeva un equilibrio consolidato, fu immediatamente tacciata di essere una lista neofascista. I professori di area DC cercavano di redimerci con le buone, trattandoci come persone con turbe mentali, probabilmente maltrattati da piccoli, spiegandoci che il voto per noi era inutile, che sbagliavamo "perchè non conoscevamo bene la storia" ecc. ecc. Quelli che facevano riferimento alla sinistra usavano tutt'altri argomenti: mi ricordo, in particolare, un barbuto professore di storia e filosofia, candidato all'epoca nelle liste del PCI, istigare i miei compagni (in tutti i sensi) di classe, a cacciare i fascisti (cioè il sottoscritto e i miei amici) dalla scuola. Qualcuno lo prese in parola, tanto é vero che furono fatti persino dei "presidii antifascisti" davanti al Liceo, da personaggi estranei alla scuola, e la polizia dovette iniziare a sorvegliare discretamente il Liceo durante gli orari di ingresso e di uscita. Nonostante ciò la Lista Tricolore quell'anno vinse le elezioni scolastiche, fortunatamente nessuno si fece male (anche se eravamo all'epoca degli anni di piombo) e nessuno dei componenti della Lista Tricolore é diventato negli anni un pericolo per la comunità (se escludiamo il fatto che alcuni di loro oggi esercitano la professione di avvocato...). Sono passati alcuni decenni: il barbuto professore ora ha la barba grigia, é diventato (ovviamente) preside, probabilmente si candiderà alle prossime amministrative nel PD, e non ha perso il vizio di cercare con ogni mezzo di cercare di convincere gli studenti a pensarla come lui. D'altra parte se é stato eletto preside un motivo c'è. Nell'incontro - dibattito organizzato al Liceo Marconi sabato 29, é stato impedito, con argomenti risibili e per giunta, attribuendo ciò all' "autonomia degli studenti" al Portavoce provinciale de La Destra, di intervenire. Impedire ad un giovane impegnato generosamente in politica, di intervenire in un dibattito di giovani é un gesto che si qualifica da sè. Provo una grande pena nel sapere che certi personaggi ancora imperversano nelle nostre scuole e che esistono studenti felici nell'impedire di parlare chi non la pensa come loro.