“Non più soltanto andare verso il popolo, ma sentirsi popolo, esprimere direttamente la volontà del popolo"

mercoledì 2 aprile 2008

Sono sempre gli stessi !!

Tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta, ho frequentato il Liceo Scientifico Marconi di Pesaro: all'epoca le rappresentanze degli studenti erano "gestite", con grande gioia di gran parte dei professori, da due soli raggruppamenti politici: la FGCI e CL. Insieme ad alcuni amici fondammo la "Lista Tricolore" che, per il solo fatto di utilizzare la bandiera nazionale come simbolo, o perchè rompeva un equilibrio consolidato, fu immediatamente tacciata di essere una lista neofascista. I professori di area DC cercavano di redimerci con le buone, trattandoci come persone con turbe mentali, probabilmente maltrattati da piccoli, spiegandoci che il voto per noi era inutile, che sbagliavamo "perchè non conoscevamo bene la storia" ecc. ecc. Quelli che facevano riferimento alla sinistra usavano tutt'altri argomenti: mi ricordo, in particolare, un barbuto professore di storia e filosofia, candidato all'epoca nelle liste del PCI, istigare i miei compagni (in tutti i sensi) di classe, a cacciare i fascisti (cioè il sottoscritto e i miei amici) dalla scuola. Qualcuno lo prese in parola, tanto é vero che furono fatti persino dei "presidii antifascisti" davanti al Liceo, da personaggi estranei alla scuola, e la polizia dovette iniziare a sorvegliare discretamente il Liceo durante gli orari di ingresso e di uscita. Nonostante ciò la Lista Tricolore quell'anno vinse le elezioni scolastiche, fortunatamente nessuno si fece male (anche se eravamo all'epoca degli anni di piombo) e nessuno dei componenti della Lista Tricolore é diventato negli anni un pericolo per la comunità (se escludiamo il fatto che alcuni di loro oggi esercitano la professione di avvocato...). Sono passati alcuni decenni: il barbuto professore ora ha la barba grigia, é diventato (ovviamente) preside, probabilmente si candiderà alle prossime amministrative nel PD, e non ha perso il vizio di cercare con ogni mezzo di cercare di convincere gli studenti a pensarla come lui. D'altra parte se é stato eletto preside un motivo c'è. Nell'incontro - dibattito organizzato al Liceo Marconi sabato 29, é stato impedito, con argomenti risibili e per giunta, attribuendo ciò all' "autonomia degli studenti" al Portavoce provinciale de La Destra, di intervenire. Impedire ad un giovane impegnato generosamente in politica, di intervenire in un dibattito di giovani é un gesto che si qualifica da sè. Provo una grande pena nel sapere che certi personaggi ancora imperversano nelle nostre scuole e che esistono studenti felici nell'impedire di parlare chi non la pensa come loro.

1 commento:

santy ha detto...

Salve sigora Santanchè,
sono una 18enne che ha sempre vissuto circondata dalla politica e la amo profondamente.
Sono di sinistra, di una sinistra fatta solo di ideali in quanto non mi sento rappresentata da nessuno (è difficile una volta al potere seguire le ideologie socialiste-->fattoria degli animali di Orwell!!).
Volevo dirle che voterò lei in quanto è una donna determinata e con dei valori giusti e condivisi da tutti gli Italiani che sono stufi di una politica spazzatura, stufi di una società sempre più vicina al degrado!
Basta con il dualismo comico Berlusca-Veltroni! C'è bisogno di volti nuovi al governo! E chi meglio di lei che è una donna forte e decisa?!
In bocca al lupo!