“Non più soltanto andare verso il popolo, ma sentirsi popolo, esprimere direttamente la volontà del popolo"

sabato 28 giugno 2008

“Altrimenti corriamo da soli”

La Destra concentrata su Catalano e Nardelli

Pesaro - “Andiamo da soli alle comunali 2009 se il centro destra candiderà Giannotti o la Foschi”. Il diktat di La Destra è chiaro. “ Ma la nostra non è una rottura definitiva - aggiunge poi Walter Stafoggia (foto), portavoce regionale di La Destra - , noi intanto partiamo con le nostre idee poi valuteremo in seguito. Non escludiamo anche eventuali passi indietro nel caso ci fossero altre candidature”. E sull’ipoteso Mascioni? Il senatore diessino della Repubblica italiana, già assessore regionale alla sanità nella giunta D’Ambrosio.“Siamo perplessi - continua Stafoggia - ; c’è qualcuno tra Alleanza nazionale e Forza Italia che soffre di gravi complessi di inferiorità guardando al modello fanese che a mio parere è irripetibile. E’ prematuro parlare solamente di Mascioni. Dal mio punto di vista preferirei un candidato sindaco che esca dalle fila per del centrodestra piuttosto che ripetere le condizioni fanesi anche perché lì il centrosinistra non è mai penetrato in profondità come da noi. A Fano ci sono stati sindaci anche Dc, a Pesaro mai. Mascioni non è Aguzzi”.E poi un invito ad accelerare i tempi: “Questo continuo rimandare non è positivo per il centro destra - fa notare Giacomo Rossi, portavoce provinciale di La Destra - e anche questo silenzio e segreto tra gli stessi alleati provoca nervosismo. E’ deleterio. Tra i consiglieri comunali e provinciali si possono individuare subito i candidati sindaco e della Provincia. Perchè attendere tanto? L’ipotesi di presentare la Foschi e Giannotti a un mese dalle elezioni è poco credibile. Poniamo il nostro veto su Giannotti e la Foschi. Per noi la campagna elettorale è già iniziata e a breve presenteremo anche i nostri candidati indipendentemente da Mascioni. Siamo naturali alleati del centro destra ma non per forza”.Sono quelli della Catalano e di Nardelli, i nomi “accontenta-tutti” che La Destra spera di vedere tra i toto candidati: “I nomi delle nostre scelte già ce li abbiamo - dice Stafoggia - e noi stiamo lavorando per un candidato unico a sindaco e abbiamo fatto anche i nomi. Nardelli e la Catalano sono le nostre scelte. Mentre Mascioni ci lascia molto perplessi. E per la Provincia attendiamo risposte che spero arriveranno entro 10 giorni”. Sul banco presentato anche il programma elettorale: Turismo, abolizione radicale di tutti gli enti inutili come le comunità montane, sicurezza, infrastrutture e sanità, i punti forti illustrati da La Destra. “Chiederemo presto anche un incontro con il Prefetto - spiega Federico Sorcinelli - perchè la situazione è pesante e la sicurezza non sempre è garantita”.
Fonte: Corriere Adriatico

«Candidature, il Pdl si dia una mossa»

Stafoggia: «Mascioni, Giannotti e Foschi? No, grazie. Io punterei su Nardelli»

La Destra non ci sta a subire passivamente il gioco del Pdl. Vuole avere la sua fetta di considerazione all’interno dell’alleanza di centro-destra. E soprattutto, vuole dire la propria sul toto-candidature per la poltrona di sindaco di Pesaro e Presidente della Provincia, che sembra essere diventato un affare tutto interno al Popolo della Libertà. Stafoggia e compagni dettano condizioni agli alleati, che se non verranno rispettate sanciranno la fine dell’unione. «Veto su Roberto Giannotti ed Elisabetta Foschi per un ragionamento politico di opportunità, non si devono candidare nè in Comune nè in via Gramsci - attacca Walter Stafoggia, portavoce regionale de La Destra - entro luglio presenteremo i nostri candidati per i due enti, inoltre la nostra proposta è quella di candidare a sindaco Nardelli, un consigliere comunale che conosce l’ambiente». E Mascioni? «C’è qualcuno in Forza Italia e Alleanza Nazionale che soffre di un complesso di inferiorità al centrosinistra - prosegue Stafoggia - si continua a sperare nel modello Fano, ma stiamo parlando di un modello unico ed irripetibile. E poi Mascioni non è Aguzzi. Qualcuno è convinto che si possano vincere le elezioni se un leader di centrosinistra passa dalla nostra parte, invece si vince con la forza delle idee e la credibilità dei candidati. La scelta di Mascioni mi lascia perplesso, non ho mai avuto il piacere di parlare con lui. A questo punto, meglio la Catalano». L’ultima stoccata agli alleati è sul dilatarsi dei tempi: «Questo continuo rimandare la scelta del candidato è deleterio. E poi, si perde tempo a cercare nel centrosinistra. La campagna elettorale è già iniziata, i candidati a sindaco e provincia vanno trovati entro luglio, se si arriva ad un mese dalle elezioni non sono più credibili». Dalle opzioni sui nomi, a quelle sui contenuti, definite nella prima conferenza programmatica de La Destra: «Il turismo deve essere la principale risorsa diffusa - spiegano Stafoggia insieme al portavoce provinciale Giacomo Rossi - In provincia non c’è un depliant turistico credibile, c’è da fare un lavoro sulle infrastrutture, visto che abbiamo una rete provinciale indegna, vanno abolite tutte le comunità montane». Sul tema sicurezza si sofferma Federico Sorcinelli, portavoce de “La Destra” fanese: «Ci vogliono telecamere nascoste nelle città e la polizia municipale va addestrata per la sicurezza, in sintonia con polizia e carabinieri. Chiederemo un incontro al prefetto per vedere se è possibile migliorare la situazione».
T.D. fonte: Il Messaggero

martedì 24 giugno 2008

Giocare a Monopoli sulla pelle dei cittadini

Ci sono, nella città di Pesaro, alcuni impianti di betonaggio e di deposito di materiali inerti che creano grandi disagi nella popolazione residente, le ubicazioni sono a tutti note: Via Paganini, Via Lombroso (di fronte l'ospedale di Muraglia), Via Mirabelli, sono le principali. Ovviamente, come é nella tradizione pesarese, quando questi impianti sono sorti le case attorno non c'erano, ma i lungimiranti sindaci comunisti hanno consentito, nel tempo, l'edificazione di migliaia di abitazioni. Una volta consentita la speculazione, ci si rende conto del disagio, dei rischi per la salute per i cittadini, dei possibili danni economici per gli imprenditori e si pone mano alla "riqualificazione", magica paroletta che sottintende sempre un guadagno per qualche importante personaggio. Che un imprenditore guadagni é cosa lecita, anzi direi che é nella natura stessa della sua attività, ma quando la controparte é l'amministrazione, cioè tutti i cittadini penso che domanda debba essere: e noi cittadini cosa ci guadagniamo? Questa é domanda che ho posto in consiglio, ma le risposte non sono state soddisfacenti. Il capogruppo del PD Balestrini ha dichiarato testualmente che "noi ci fidiamo dei tecnici e della giunta e se loro dicono che il comune ha dei vantaggi sicuramente li avrà", la giunta ha dichiarato che con questa operazione il comune riqualifica un'area e libera i cittadini da tanti disagi e in più acquisisce mille metri di capannone da destinare ad archivio con un risparmio di affitti passivi. Tutto vero. Il problema sorge quando si scopre che la società proprietaria dell'impianto di betonaggio (Unical S.p.a.) ha deciso, di sua spontanea iniziativa, di spostarsi per problemi legati alla produzione (e non su sollecitazione del comune preoccupato della salute dei cittadini) su di un'area che non necessita di varianti urbanistiche, perché già destinata a tale tipo di impianti, in via Borgheria (proprietà Penserini costruzioni s.r.l.), quindi cosa c'entra il Comune di Pesaro? Dov'é il problema? Perché il comune ha bisogno di mettere in piedi un complesso sistema di permute con un privato (non ancora proprietario delle aree da permutare) per acquisire, a pagamento, mille metri di capannone (ancora da realizzare), quando ci sono decine di capannoni in vendita allo stesso prezzo? Se si deve comperare un capannone per risparmiare sugli affitti perché aspettare minimo tre anni? Inoltre, chi dovrà pagare la riqualificazione dell'attuale area di betonaggio per riqualificarla e renderla fruibile alla collettività? A queste domande non sono state date risposte esaurienti, per questo motivo abbiamo preferito far mancare il numero legale: all'amministrazione ora il compito di illustrare, in maniera chiara, le sue argomentazioni a difesa di questa complessa operazione immobiliare senza rifugiarsi in un voto blindato.

martedì 17 giugno 2008

Alternativa Futura 1 Assemblea Nazionale di Gioventù Italiana 4-5-6 luglio 2008

L’organizzazione dei giovani de “La Destra” ha lo stesso valore dell’aria che si respira per l’uomo.Come organizzare “Gioventù italiana”; quale statuto, quale livello di autonomie e quale indirizzo per le sue battaglie, devono essere decisi dai giovani insieme alla classe dirigente che ha promosso il Movimento Giovanile. Tutti siamo impegnati per dare il massimo della pubblicità all’iniziativa e nel assicurare una vastissima partecipazione. Le adesioni ed ogni altra proposta politica ed organizzativa devono essere comunicate alla coordinatrice della 1° assemblea nazionale di “Gioventù Italiana” Claudia Pagliariccio ai seguenti recapiti 328-5863354
claudiapagliariccio@yahoo.it


Alternativa Futura4-5-6 luglio 2008Alba Sporting Hotel


s.s.5/bis Rocca di mezzo - Rovere (L'Aquila)

Venerdì 04 luglio
Accrediti entro le ore 14:00;
ORE 15:00 Apertura e saluti:
Alberto Arrighi(Coordinatore Nazionale G.I.)
Saluti dei dirigenti nazionali G.I
Interventi di:
Teodoro Buontempo(Presidente Nazionale La Destra)
Francesco Storace(Segretario Nazionale La Destra)
A seguire dibattito apertoI GIOVANI E LA POLITICA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
Coordina il Sen STEFANO MORSELLI


ORE 20:30 CENA
ORE 22:00 SERATA COMUNITARIA



Sabato 05 luglio


ORE 07:00 Passeggiata nel Bosco “Da Rovere alla Fonte Anatella”
ORE 08:30 Alzabandiera
ORE 09:00 Colazione
ORE 10:00 Riapertura Lavori (Si riuniscono le commissioni)
ORE 13:30 Pranzo
ORE 15:00 Ripresa Lavori delle commissioni
ORE 18:00 dibattito aperto
I GIOVANI E LA POLITICA AMBIENTALE ED ENERGETICA
ORE 20:30 CENA
ORE 22:00 CONCERTO di Musica Alternativa


Domenica 06 luglio


ORE 07:00 Passeggiata nel Bosco “Da Rovere alla Fonte Anatella”
ORE 08:30 Alzabandiera
ORE 09:00 Colazione
ORE 10:00 Chiusura Lavori G.I.
Coordina l’On ROBERTO SALERNO
ORE 11:30 Chiusura e saluti
Intervengono:
Luigi D’Eramo(Portavoce Regionale L.D. Abruzzo)
Teodoro Buontempo(Presidente Nazionale La Destra)
Francesco Storace(Segretario Nazionale La Destra)

sabato 7 giugno 2008

Strade protette

Con questa iniziativa referendaria intendiamo chiamare i cittadini italiani a mobilitarsi per
una battaglia di civiltà e di cultura su un fronte troppo a lungo trascurato dalle Istituzioni. La
prostituzione che invade strade e quartieri delle nostre città.
Oggi sono all’opera in Italia, dalle prime ore del mattino a notte inoltrata, oltre 70 mila
prostitute, una stima che pecca abbondantemente per difetto. La maggioranza di loro proviene da paesi dell’Est, Albania e Romania in testa, ma sono numerose anche le prostitute di origine africana.
Per la semplice, terribile ragione che costano di meno ai loro sfruttatori in termini di
“manutenzione” e costrette come sono nel ghetto della clandestinità non possono permettersi la
minima possibilità di ribellione. Sappiamo anche bene come siano sempre più numerose le
prostitute minorenni, ragazze di quindici, perfino quattordici anni, importate nel nostro paese da
organizzazioni di trafficanti di esseri umani sempre più ramificate ed efficienti. Che attraverso il
racket della prostituzione si assicurano guadagni vertiginosi, rinvestiti poi nella droga e nel
commercio di armi, moltiplicando così criminalità e profitti.
La prostituzione “da strada”, questa nuova forma di schiavitù della donna, è di fatto
intollerabile per un paese che sta cercando di ritrovare regole di legalità e di sicurezza e al tempo
stesso una dimensione solidale della società e della convivenza tra persone di origini e nazionalità
più diverse.
Il referendum che proponiamo oggi agli italiani rispecchia tutti questi obiettivi. Come?
Attraverso quello che è il primo, indispensabile passaggio di una nuova regolamentazione della
prostituzione: la cancellazione delle norme contenute in una legge ormai vecchia di cinquant’anni
ma ancora in vigore. La normativa che fa reato della prostituzione esercitata nel chiuso di
un’abitazione e lascia invece campo libero alla prostituzione esercitata all’aperto. Anche la più
sfacciata ed invadente, quella che avvelena e degrada le nostre strade e più offende e preoccupa i cittadini.
E’ il momento di invertire queste prescrizioni. L’abrogazione della normativa della legge
Merlin consentirà infatti di offrire alle donne intrappolate nella catena di montaggio della
prostituzione una via d’uscita. Allontanate dalle strade e da una condizione subumana della loro
esistenza, avranno la possibilità di decidere del proprio destino. Continuare con il loro mestiere nel chiuso della propria abitazione oppure liberarsi una volta per tutte dalla morsa dei trafficanti e cercare, anche con il nostro aiuto, una opportunità di riscatto.
In definita, se questo referendum verrà approvato dalla maggioranza degli italiani, sarà la
base di partenza di una nuova legge che possa finalmente occuparsi del dramma della prostituzionenei suoi termini reali. Quelli del presente e non di un lontano passato. Senza inutili ipocrisie e infingimenti e guardando anche alle sue implicazioni di ordine sociale e umanitario. Oggi sono pochissime le donne avviate alla prostituzione che possono coltivare la ragionevole speranza di una vita diversa. Domani, se vorranno, potranno essere molte di più.
Con questo referendum non si ristabiliscono solo le condizioni minime per applicare un
nuovo principio di legalità e di sicurezza alla prostituzione da strada. Si avvia un processo,
altrettanto indispensabile, di responsabilità, di solidarietà e di attenzione verso le sofferenze e le
tragedie dei più deboli.

Testo quesito referendario
Volete voi che sia abrogata:
la legge 20 febbraio 1958, n. 75, recante “Abolizione della regolamentazione della prostituzione e
lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui”, limitatamente alle seguenti parti:
articolo 1;
articolo 2;
articolo 3, comma 1, limitatamente alle parole: 1) chiunque, trascorso il termine indicato nell'art. 2, abbia la proprietà o l'esercizio, sotto qualsiasi denominazione, di una casa di prostituzione, o
comunque la controlli, o diriga, o amministri, ovvero partecipi alla proprietà, esercizio, direzione o
amministrazione di essa;
articolo 3, comma 1, limitatamente alle parole: 2) chiunque, avendo la proprietà o
l'amministrazione di una casa od altro locale, li conceda in locazione a scopo di esercizio di una
casa di prostituzione;
articolo 3, comma 1, limitatamente alle parole: 4) chiunque recluti una persona al fine di farle
esercitare la prostituzione, o ne agevoli a tal fine la prostituzione;
articolo 3, comma 1, n. 7), limitatamente alle parole “al reclutamento di persone da destinare alla
prostituzione od;
articolo 7;
articolo 8, comma 1, limitatamente alle parole “per effetto della presente legge”;
articolo 8, comma 2, limitatamente alle parole “abolite nella presente legge”;
art. 13;
art. 14 ;




Iniziativa referendaria di Daniela Santanchè
Presidente del Comitato promotore
per l’abrogazione di alcuni articoli della” Legge Merlin” (n.75/1958)


Comitato promotore del referendum:
Daniela Santanchè (Presidente)
Claudia Antonelli
Barbara Ciabo’
Silvia Garnero
Hellen Nonini
Carla Spagnoli
Fulvia Tombolini
Diana Trucco
Valeria Valido
Patrizia Mossa